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lunedì 5 ottobre 2015

Abiti da sera (studi "La Bestia" - Romanzi Grafici Bonelli).


2 commenti:

  1. Bonnie Bonelli guardava le riviste di moda con le altre bimbe nelle ore del doposcuola dette " giochi serali " quando il crepuscolo non è così lontano e la maestra è grata di un po' di silenzio e si chiede quando e come ha cominciato a mangiarsi le unghie fino quasi alla mezza luna. Gli zines erano pieni di ragazze lunghissime e filiformi come certe bambole irreali sempre sorridenti ritte sulle punte e pronte x l'ennesima festa. Alcune delle compagne di classe di Bonnie avevano uno chassis tale x cui non era difficile immaginarle sorridere sulle punte dal paginone centrale della rivista. Altre si capiva sarebbero riuscite, con qualche sacrificio, ad entrare in quegli abiti. Bonnie era costruita come un arancino di riso lasciato per errore nella vetrinetta di un bar stefanobenniano fino ad irrancidire. Se avesse portato gli occhiali , le mamme delle altre bimbe , nel tentativo di farle un complimento, avrebbero detto imbarazzate che aveva dei begli occhiali. La sua mamma ed io suo papà le volevano tutto il bene del mondo e così BB sorrideva sempre, dall'alba al crepuscolo. Si addormentava felice

    " Bestia " Bonelli è ferita alla gamba. Si accascia contro la parete del magazzeno e guarda la luce filtrare dalle finestre rotte sopra la sua testa. Ricorda un vecchio fumetto con le origini dello Stupefacente Uomo Ragno e si sente tanto il Ladro senza Nome anche se lei è un'agente FBI sotto copertura che ha scoperto un traffico di stupefacenti mascherato da compravendita di abiti di altra moda. Il suo capo credeva che le modelle fossero innocenti veicoli, ma una di loro le aveva quasi spappolato una caviglia con una pistola che sembrava davvero troppo grande x quelle manine pallide. Scendeva il crepuscolo e BB sapeva che sarebbero arrivate anche le mannequin mannare, piene di polvere bianca fino agli occhietti rossi, pronte ad infilare i loro dentini aguzzi in quel grottesco arancino di riso irrancidito dal sole. Non importava. BB sorrideva, come sempre.

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  2. Noto una ulteriore stilizzazione nel tuo tratto. Ieri notte mi è capitato x le mani un volume della versione italiana del Sandman Mistery Theatre della Vertigo tra quelli non disegnati da Guy Davis ( che era l'artista " titolare " ) con le matite aguzze di RG Taylor. Mi pare che tu stia muovendo in quella direzione. Se guardo il disegno del frontespizio del blog, mi pare di percepire echi del compianto Bagnoli di Martin Mystere. D'accordo che si tratta di sketches, ma mi pare di capire che, consciamente o meno, tu stia cercando una sintesi che posso solo descrivere come " Horak si fa legare ad un albero di una nave in tempesta, come il pittore Turner, e disegna 007 mentre le onde si alzano minacciose intorno all guscio di legno ed il capitano si scopre religioso ". Più o meno. Devo davvero passare al decafffeinato. Ciao.

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